In ricordo di Carlos Ruiz Zafon

E’ uno dei miei autori preferiti e mi intristisce molto la notizia della sua morte. Per ricordarlo, ho scelto qualche frase tratta dai suoi libri di cui, consiglio la lettura poiché si viene letteralmente catturati dall’atmosfera misteriosa di Barcellona in cui si dipanano misteri e segreti insoluti.

“La vita ci assegna senza possibilità di scelta i genitori, i fratelli e gli altri parenti, l’unica e vera alternativa che ci offre è quella di poter scegliere i nostri amici. Se qualcuno non ti ama ti amerà qualcun altro. Goditi l’amore delle persone che ti vogliono bene, condividilo con loro e dedicagli il tuo.”

“La malvagità presuppone un certo spessore morale, forza di volontà e intelligenza. L’idiota invece non si sofferma a ragionare, obbedisce all’istinto, come un animale nella stalla, convinto di agire in nome del bene e di avere sempre ragione.”

Ogni libro, ogni volume possiede un’anima, l’anima di chi lo ha scritto e l’anima di coloro che lo hanno letto, di chi ha vissuto e di chi ha sognato grazie a esso. Ogni volta che un libro cambia proprietario, ogni volta che un nuovo sguardo ne sfiora le pagine, il suo spirito acquista forza.”

” In genere il destino si apposta dietro l’angolo, come un borsaiolo, una prostituta o un venditore di biglietti della lotteria, le sue incarnazioni più frequenti. Ma non fa mai visita a domicilio. Bisogna andare a cercarlo. “

Bibliografia dell’autore:

Tetralogia “Il Cimitero dei Libri Dimenticati” :

  • L’ombra del vento  2004
  • Il gioco dell’angelo 2008
  • Il prigioniero del cielo 2012
  • Il labirinto degli spiriti 2016

“Trilogia della Nebbia”:

  • Il principe della nebbia  1993
  • Il palazzo della mezzanotte 1994
  • Le luci di settembre 2007

Marina 1999

“Bisogna incontrare le storie al momento giusto. Le cose che ci colpiscono a vent’anni non sono necessariamente le stesse che ci colpiscono a quaranta, e viceversa. Questo è vero nei libri e anche nella vita”

Gabrielle Zevin

Quanto è vero!

Un libro letto a sedici anni non scatena le stesse sensazioni e riflessioni di una rilettura a trenta. Probabilmente, se oggi rileggessi “Tre Metri sopra il cielo” (ebbene sì, ammetto non solo di averlo letto ma anche di possedere questo romanzo nella mia libreria!) non ne sarei così entusiasta come a sedici anni!

A parte gli scherzi, mi piacerebbe avere il tempo per rileggere alcuni romanzi e capire, se il giudizio complessivo rimanesse inalterato. Purtroppo, non ho l’abitudine di riprendere in mano un testo già letto…un po’, perché ho sempre qualcosa di nuovo da sfogliare e un po’, per la paura di scoprire che, la storia che, mi ha molto coinvolto in passato adesso mi risulta indifferente o addirittura noiosa!

Inconsciamente , ho scelto questo aforisma per fare pubblicamente un “Mea culpa” e indurmi a riprendere qualche vecchio romanzo letto a scuola…chissà se ,“Il vecchio e il mare” di E. Hemingway, mi potrebbe piacere?

Ho trovato questo interessante articolo a riguardo! http://paroleacolori.com/dieci-buoni-motivi-per-rileggere-un-libro/

Entrai nella libreria e aspirai quel profumo di carta e magia che inspiegabilmente a nessuno era ancora venuto in mente di imbottigliare.

(tratto dal “Il gioco dell’angelo” di Carlos Ruiz Zafón)

Ho scelto questa frase per inaugurare la sezione di questo blog, per vari motivi, il primo tra i quali perché Zafon è uno dei miei autori preferiti e in secondo luogo perché, leggendo “il gioco dell’angelo”, da cui è stata estrapolata la frase , mi sono immedesimata subito nella scena descritta , pensando che anch’io, ho vissuto questo momento e ho pensato esattamente la stessa cosa!

Molte volte, leggendo un libro, mi fermo un attimo e sfogliando velocemente le pagine, le annuso per cogliere il loro profumo. Uhm! Che fragranza avvolgente e familiare… è unica!!! Come il profumo del caffè alla mattina o quello del pane appena sfornato.

La libreria, è una festa per l’olfatto; parlo di quelle librerie storiche, dove il profumo della carta si mescola con quello del legno degli scaffali dove sono riposti i libri. Purtroppo, nelle librerie moderne tutto è nuovo e gli spazi sono ampi, per cui ,non c’è il minimo profumo, se non quell’odore artefatto tipico di ogni centro commerciale.

Che tristezza!

Guardate cosa ha scoperto un chimico inglese…

https://www.illibraio.it/libri-copertina-odore-annusare-chimica-199726/