Josè Saramago (2005) Romanzo
Voto: (3,5 / 5)
Questa volta Saramago, con il solito stile che lo contraddistingue, ci porta ad affrontare un altro importante tema: la morte. Il “romanzo”, se così lo si può definire, comincia con il seguente incipit:
“Il giorno seguente non morì nessuno. Il fatto, poiché assolutamente contrario alle norme della vita, causò negli spiriti un enorme turbamento, cosa del tutto giustificata, ci basterà ricordare che non si riscontrava notizia nei quaranta volumi della storia universale, sia pur che si trattasse di un solo caso per campione, che fosse mai occorso un fenomeno simile, che trascorresse un giorno intero, con tutte le sue prodighe ventiquattr’ore, fra diurne e notturne, mattutine e vespertine, senza che fosse intervenuto un decesso per malattia, una caduta mortale, un suicidio condotto a buon fine, niente di niente, zero spaccato.”
Ammetterete che si rimane subito incuriositi leggendo questo breve paragrafo. Nella prima parte del libro, l’autore sviscera le diverse sfaccettature della società e del comportamento umano di fronte ad una situazione paradossale: l’improvviso ottenimento dell’immortalità. Non è tutto d’oro quel che luccica e infatti, nascono diverse problematiche a causa dello “sciopero della morte”: le onoranze funebri come si organizzeranno? La chiesa come affronterà la caduta di uno dei pilastri fondamentali su cui si regge la dottrina? Lo Stato come pagherà le pensioni? Come si organizzeranno le famiglie nel prendersi cura dei moribondi? Prendono la parola filosofi, politici, ecclesiastici che riflettono per trovare risposte e soluzioni adeguate al fine di “salvare i loro interessi”. Saramago, grazie a questo escamotage, inserisce una scrupolosa ed elaborata analisi della natura umana messa di fronte ad una circostanza limite. In questa prima sezione non c’è un protagonista e non si racconta una storia: l’autore presenta il quadro generale della situazione descrivendo vari episodi, senza descrivere troppo dettagliatamente gli ambienti e le figure interessate.
La seconda parte è assolutamente differente e si capisce subito la trasformazione del testo, caratterizzato da una vera e propria trama con protagonista e personaggi ben definiti . Si racconta l’episodio in cui la morte, stufa nel vedere gli uomini complicarsi la vita dopo aver ottenuto l’eternità, ricomincia a compiere il suo lavoro, tornando a far morire le persone. Questa volta, però, adotta una nuova tecnica; invece di presentarsi davanti al malcapitato avvolta in un mantello nero e brandendo la nota falce, invia per posta, una settimana prima del triste evento, una lettera di color viola affinché il soggetto possa accomiatarsi come meglio crede dal mondo. Saramago umanizza la morte dandole un “volto” e “un’anima”, conferendole pensieri ed azioni proprie di un qualsiasi uomo o donna e così la fa diventare protagonista indiscussa di questo secondo capitolo.

La prima sezione mi è piaciuta molto perché fa riflettere il lettore su alcuni capisaldi della vita, mentre devo confessare che la seconda parte mi è sembrata banalizzasse la precedente analisi; obiettivamente ho trovato complesso capire fino in fondo cosa ci volesse trasmettere l’autore. Avrei trovato più logico scambiare i due capitoli: iniziare dalla parte più “romanzata” e proseguire con la parte più “analitica”. Ovviamente, questa è la mia umile opinione e non voglio criticare Saramago, cui sono affezionata, poiché riesce sempre a colpirmi grazie alla sua bravura nell’esaminare aspetti sostanziali della vita partendo da contesti assurdi.
Penso che questo libro possa essere considerato un “classico moderno” a tutti gli effetti; per cui raccomando la lettura a tutti. Consiglio, come ho scritto per “Cecità”, di approfittare di un periodo di tranquillità in cui ci si possa concentrare su ciò che si sta leggendo; non è un testo facile né per l’argomento affrontato né per lo stile proprio dell’autore, ma ne vale veramente la pena.
A chi interessa approfondire questo argomento, ho trovato questo video in cui il Professor Saudino, docente di filosofia, realizza un’attenta e accurata analisi del testo. https://www.youtube.com/watch?v=tph9lT7nvcU