Il professore e il pazzo

Simon Winchester  (1998)             Romanzo storico

Voto: 3 out of 5 stars (3 / 5)

E’ la storia realmente accaduta di William Chester Minor, medico americano affetto da schizofrenia che, rinchiuso all’interno di un manicomio in Inghilterra, collabora alla stesura del più importante dizionario inglese dell’epoca vittoriana: l’Oxford English Dictionary (OED). Il lavoro di ricerca di nuovi lemmi e le citazioni ad essi correlate, impegnano quotidianamente il Dottor Minor e ciò, diventa una terapia grazie alla quale, può liberare la sua mente oltre i cancelli del manicomio. Durante il corso degli anni, intrattiene una corrispondenza epistolare con il direttore del progetto, il Professor Murray; i due si scambiano opinioni e discutono di filologia, creando pian piano uno stretto legame. Più tardi, quando il professore scopre chi sia e dove viva il suo collaboratore più entusiasta, lo andrà a trovare e si creerà un vero e proprio rapporto di amicizia.

La trama è avvincente e si fa fatica a credere che gli episodi raccontati siano realmente registrati in archivi di ospedali, manicomi ed ambasciate…è una storia davvero incredibile! Simon Winchester, come spiega dettagliatamente negli ultimi capitoli, ha compiuto una ricerca attenta e minuziosa tra carte impolverate e documenti rovinati dal tempo, incontrando anche difficoltà nel reperire il materiale, sia per motivi amministrativi che governativi.

Oltre alle vicende direttamente correlabili ai due protagonisti, l’autore coglie l’occasione per spiegare al lettore, com’è nato il progetto di creare un “dizionario della lingua inglese” e cosa significasse, durante l’epoca vittoriana, proporre e cercare di realizzare un’idea così grandiosa. Inoltre, Simon Winchester si sofferma a descrivere l’organizzazione di questo immenso lavoro e le difficoltà incontrate dal Professor Murray nel portarlo avanti in modo ordinato e programmato.

L’autore traccia un quadro storico completo della situazione politica, culturale e sociale di quest’epoca: si narra dell’Inghilterra vittoriana con i suoi pregi e le sue contraddizioni, della guerra di Secessione Americana e delle crudeltà ad essa connesse, ma anche, di religione e delle condizioni di vita nelle colonie britanniche.

Mi è piaciuto il libro non solo per la storia in sé, che coinvolge il lettore ma soprattutto perché, sfogliando le pagine, si respira la passione e la perseveranza di questi uomini per cui il loro progetto è diventato parte della loro vita.
Lo consiglio, innanzitutto a coloro che sono interessati alla filologia ma anche, a coloro che, come me, apprezzano racconti di fatti storici talmente clamorosi da sembrare immaginati. Devo ammettere che alcuni capitoli, soprattutto quelli riguardanti la stesura, l’organizzazione e la pubblicazione dell’l’Oxford English Dictionary li ho trovati prolissi e un pochino noiosi; spesso la fluidità della narrazione è appesantita da questi frammenti fin troppo specialistici.

Nel 2019, hanno realizzato anche un film, liberamente ispirato al libro in questione, interpretato da Mel Gibson e Sean Penn. Non posso esprimere un giudizio perché non sono ancora riuscita a vederlo ma lo farò appena possibile!

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