Annette Hesse (2018) Romanzo
Voto: (4 / 5)
Ambientato a Francoforte nel 1963, il libro racconta di Eva, ventottenne tedesca, interprete di polacco che viene chiamata urgentemente per fare da interprete durante un interrogatorio in tribunale. E’ sorpresa, perché generalmente è abituata a lavorare per aziende coinvolte in scambi commerciali ma questo caso è delicato e non può aspettare. Si tratta, infatti, dell’interrogatorio che precede l’inizio di uno dei processi più importanti della storia cioè, il processo di Francoforte noto anche come secondo processo di Auschwitz; questo si tenne tra il 1963 ed il 1965 a Francoforte e vide come imputati ventidue SS, accusati di crimini commessi nel campo di concentramento di Auschwitz. Eva, incredibilmente all’oscuro di ciò che era stato commesso nei campi di lavoro, si rende conto della tragedia occultata per tanto tempo e ciò, la cambia profondamente; da ragazza ordinaria, convinta di sposare un uomo e vivergli accanto, mettendo da parte le proprie passioni e occupazioni, diventa una donna determinata, pronta a lottare perché, le persone che la circondano, non neghino l’evidenza dei fatti.

L’autrice è stata capace di trattare un argomento così forte, con molta delicatezza ma, non tralasciando i passaggi fondamentali della vicenda. Emerge tra le righe l’assoluta calma degli imputati, convinti che “il sistema” li proteggerà, la sofferenza, mista al coraggio delle vittime, nel raccontare le ferocia e la disumanità a cui erano sottoposte e l’omertà della popolazione di fronte a questa tragedia, terrorizzata dal perdere la “vita tranquilla” che con difficoltà si è ricostruita nel dopoguerra.
La trama si basa su fatti realmente accaduti e si intrecciano con le vicende personali, assolutamente plausibili, della protagonista; in questo modo, viene descritta la vita nel periodo postbellico e l’organizzazione della società tedesca. Viene evidenziata la posizione della donna che lavora ma, vuole emanciparsi, rifiutando il concetto di “donna di casa” sottomessa al marito; Eva in particolare, si troverà a scegliere tra il matrimonio e il lavoro, senza aver la possibilità, almeno inizialmente, di coniugare entrambe le cose: questo, non fa che accrescere la sua frustrazione. Mi è piaciuto molto che ci sia sempre un buon equilibrio tra sofferenza e riscatto sia per la protagonista ma anche per le figure in secondo piano.
La narrazione è fluida, non ridondante, in modo da appassionare il lettore che si muove sia su più fronti narrativi. Inoltre, i personaggi secondari sono ben rappresentati e aiutano tracciare un quadro più completo di tutta la storia. Insomma, la lettura risulta molto piacevole e coinvolge totalmente il lettore.