Viaggio in Olanda

“Amsterdam è una città di acqua e di pietra, di liquidità e di durezze, di morbidità e di rigidezza, di disordine, di anarchia, di licenza e di ordine, di regola, di legge, di allucinati e di razionalisti, di sballati perduti e di borghesi laccati. Città in cui l’economia della merce e l’economia della vita coesistono miracolosamente e in perenne conflitto.”
(Claudio Canal)

Periodo: Fine agosto

Durata: 13 giorni e 12 notti

Scorcio ad Amsterdam

Non ricordo per quale motivo abbiamo scelto l’Olanda come meta per le nostre vacanze però, è stato un bel viaggio! Vi chiederete che cosa ci sia in questo paese per soggiornarci quasi due settimane invece, vi posso assicurare, che di cose da visitare ce ne sono, eccome! Noi siamo andati in estate perché avevamo le ferie in quel periodo ma, meriterebbe una visita anche in primavera… il clima è decisamente più fresco però potrete ammirare i coloratissimi campi di tulipani! Per questo viaggio, organizzato in autonomia, abbiamo utilizzato i mezzi pubblici, trovandoci molto bene; ci spostavamo in giornata, facendo ritorno sempre in albergo ad Amsterdam perché, soggiornare in Olanda è abbastanza caro e prenotando una camera per tredici giorni abbiamo ricevuto uno sconto. Inoltre, in massimo un’ora di treno si arriva ovunque. La maggioranza degli Olandesi parla molto bene l’inglese quindi, non avrete problemi di comunicazione, bisogna però fare attenzione alle bici!!! Questa considerazione bisogna farla, soprattutto per chi è convinto di poter girare tranquillamente per Amsterdam in bicicletta. Infatti, sconsiglio a chi non è pratico della città, di prendere la bicicletta i primi giorni perché, i ciclisti sfrecciano senza badare agli altri e si infastidiscono se si procede troppo lentamente! Anche se dai cartelli risulta il contrario, c’è la consuetudine che le biciclette abbiano la precedenza su tutti: auto, moto e pedoni; di solito quando c’è un semaforo rosso si fermano ma per sicurezza, prima di attraversare (sulle strisce, mi raccomando!) bisogna sempre dare un’occhiata. Consiglio di affittare le biciclette per escursioni poco fuori la capitale come, a Zaase Shaas o Haarleem e a questo proposito, vi suggerisco di chiederne una con i freni sul manubrio e non a pedale perché, non essendo abituati, si rischia o di capottarsi in avanti se, si frena troppo, o di non frenare affatto se, la pressione sul pedale è troppo blanda. Detto ciò posso cominciare a scrivere del programma!!!!

1° GIORNO Arrivo ad Amsterdam

Dopo aver sistemato i bagagli ed esserci rinfrescati, abbiamo cominciato ad esplorare il centro che è abbastanza esteso ma, si gira tranquillamente a piedi. Come prima tappa, abbiamo visitato il Museo delle Scienze “NEMO” poiché, avevo letto delle buonissime recensioni; infatti, non ci ha deluso! Il palazzo è avveniristico, realizzato da Renzo Piano, ricorda una nave e ha spazi davvero ampi; se non si vuole visitare il museo, merita comunque salire sulla terrazza, all’ultimo piano, per ammirare la baia e il porto. Il museo è caratterizzato da diverse sezioni per ogni ambito della scienza, tutte caratterizzate da aree in cui al visitatore vengono trasmesse nozioni in modo interattivo. Questa è una particolarità di tutti i musei in Olanda che, sono veramente ideati per intrattenere gli spettatori e fargli vivere l’esperienza in prima persona! Usciti dal museo, ci siamo riposati un attimo sulla terrazza prima di dirigerci verso il centro dove, lungo il Damrak, partono i battelli per la crociera sui canali. Ci sono molte compagnie, noi abbiamo scelto un tour di un’ora con spiegazione in italiano senza aggiungere cena o pranzo a bordo. E’ la “gita turistica per eccellenza” ma vi assicuro che merita; osservare dai canali i ponti fioriti, i battelli adibiti ad abitazione e le case inclinate è davvero affascinante. Inoltre fornisce un quadro di insieme, in modo da farsi un’idea su cosa si vorrà vedere in dettaglio nei giorni successivi.

Case tipiche di Amsterdam

2° GIORNO Amsterdam

Prima di iniziare il nostro giro, abbiamo comprato alla stazione ferroviaria l’Amsterdam Day Ticket 96 hours (circa 22 euro) in modo da poter usufruire dei trasporti in maniera gratuita per 3 giorni. In mattinata abbiamo visitato il quartiere bohemien di Amsterdam cioè il Jordaan; è un quartiere alla moda e non troppo affollato in mattinata. E’ incantevole poter passeggiare tra le sue strette vie, ricche di negozietti di artigianato e di laboratori artistici, affacciandosi, quando è possibile, a qualche cancellata per ammirare i Hofjes, cioè piccoli cortili privati circondati da case disposte ad U. Camminando, abbiamo attraversato il mercato di Noordermarkt e visto i piccoli musei-shop dei tulipani e del formaggio. Successivamente, siamo arrivati in piazza Westermarkt dopo essere passati davanti alla casa di Anna Frank dove non siamo riusciti ad accedere perché, non avevamo prenotato i biglietti e la fila era davvero mooolto lunga…nel caso tornassimo per un weekend, andremo sicuramente! Nel pomeriggio, abbiamo visitato l’Houseboat museum, piccolo battello adibito a casa in cui, si comprende come in uno spazio così piccolo, si possano incastrare tutti gli elementi fondamentali di un’abitazione. Compiendo una passeggiata di circa mezz’ora e costeggiando altri caratteristici canali, siamo giunti all’Albert Cuyp Market per assaporare i migliori Stroopwafels della città! Successivamente, ci siamo riposati al Vondelpark, parco all’inglese di circa quarantotto ettari, considerato uno dei polmoni verdi della città.

3° GIORNO Amsterdam

Questa giornata è stata dedicata a due musei. Io volevo assolutamente visitare con calma il museo Van Gogh, perché è uno dei miei artisti preferiti! Va prenotato per tempo visto che è una delle maggiori attrazioni ad Amsterdam ma, merita girarlo con l’audioguida poiché, racconta brevemente ma in modo esaustivo la vita e le opere di questo grande artista.Non si possono fare foto all’interno, ma i grandi capolavori rimangono lo stesso impressi nella mente! Nella stessa piazza, denominata Museumplein che significa Piazza dei Musei, si trova anche il Rijksmuseum che espone la più grande collezione di opere d’arte del periodo d’oro dell’arte olandese specialmente di Rembrandt e Vermeer. Tanta storia e cultura in un a sola piazza!!! Ammetto che non amo questo tipo di pittura per cui, sono entrata giusto per guardare i capolavori “assolutamente da ammirare” ma è stata una visita breve. L’edificio è antico e gli interni sono di pregio, se si è interessati a questo periodo storico ci si può stare delle ore perché ha uno spazio espositivo veramente esteso!  Visto che avevo letto delle buone recensioni sul Museo civico abbiamo fatto una capatina anche lì. In effetti, in esso si racconta la storia di questa città multietnica e si scopre che da sempre la tolleranza è stata un cardine della società olandese. Anche qui, il visitatore non si annoia perché è continuamente stimolato da video e materiale interattivo. Quella sera però eravamo stanchi morti!!! Abbiamo potuto visitare così tanti musei anche solo “superficialmente” grazie alla MuseumKaart che permette la visita di tutti i principali musei pagando una cifra unica; si risparmia parecchio, anche perché al contrario di alcuni abbonamenti simili visti in altre capitali, questa include davvero tutti i principali musei.

4° GIORNO Amsterdam

Questa giornata è stata dedicata al centro storico vero e proprio, denominato De Wallen, quello più antico e frequentato dai turisti. Abbiamo iniziato la giornata con la visita alla Basilica di San Nicola, chiesa cattolica edificata a fine del 1800, dopodiché ci siamo diretti alla vicina Schreierstoren, una delle poche torri medievali rimaste in città; proseguendo lungo il canale siamo arrivati in Zeedijk, una delle più antiche vie della città che ora ospita negozi e ristoranti turistici nonché la Chinatown di Amsterdam. Ci siamo recati al Museo Ons’ Lieve Heer op Solder, di cui consiglio la visita, anche perché con l’audioguida in italiano è possibile conoscere la storia originale di questo posto! Piccolo, raccolto ma veramente unico nel suo genere; la particolarità di questo luogo è che ospita una chiesa, denominata Nostro Signore nel Sottotetto, ricavata negli ultimi piani di una casa privata. Infatti, nel XVII secolo era vietato dalla legge praticare il culto cattolico, per cui la famiglia molto abbiente che abitava questo edificio, decise di costruire una chiesa clandestina, proprio nel sottotetto! Procedendo con la nostra passeggiata ci siamo ritrovati proprio nel centro del Red Light District, celebre per i sexy shop e per le donne in vetrina; devo ammettere che di giorno non è poi così trasgressivo visto che, le stradine sono frequentate da molti turisti e sono ricche di bar e ristoranti. Il sex museum è stato un po’ una delusione (non che mi aspettassi qualcosa di Hot, per carità!) ma secondo me, si può tranquillamente saltare se non si ha abbastanza tempo. In questo quartiere così originale in cui convivono i più antichi monumenti storici e locali trasgressivi, si trovano negozi eccentrici che vendono un po’ di tutto dall’abbigliamento vintage ai vinili; il più originale è la Condomerie in cui si trovano preservativi di ogni forma, colore e dimensione. Tornando alla storia, abbiamo visitato la Oude Kerk che è la chiesa più antica di Amsterdam, caratterizzata da un soffitto in legno molto bello. Dirigendoci verso Niewmarkt, dove abbiamo pranzato, ci siamo fermati al vicolo più stretto della città Trompettersteeg che misura solo 100 cm di larghezza. Nel pomeriggio abbiamo continuato a girovagare per il De Wallen, ammirando scorci caratteristici sui canali e palazzi storici come l’ Oost indisch huis, la Zuiderkerk e la Trippenhuis fino ad arrivare in Waterlooplein dove si trova il municipio; all’interno vi è un’interessante mostra in cui si spiega la tecnologia per controllare il livello dell’acqua e quindi, far si che l’Olanda non venga sopraffatta dall’oceano. Vicino alla piazza, sul canale Amstel, si trovano due ponti famosi: il Blauwbrug e il Magere Brug. Se siete interessati, c’è anche la casa di Rembrandt che si può visitare; noi non essendo stanchi abbiamo saltato questa tappa.

5° GIORNO Gouda e Delft

Ci siamo recati di prima mattina alla Centraal station e abbiamo acquistato la carta OV-chipkaart che costa 7,50 euro; successivamente abbiamo caricato i soldi presso lo sportello automatico. Le possibilità per caricare la carta variano a seconda del punto di ricarica, ma non è possibile usare la carta di credito! Una volta caricata, la OV-chipkaart (ricordatevi di avere un importo di almeno 20 euro) bisogna passarla sopra lo specifico lettore, in prossimità dei binari, sia all’entrata che all’uscita. La tariffa viene addebitata al momento del check-in sul mezzo di trasporto mentre al momento del check-out, la tariffa d’imbarco viene rimborsata e addebitata solo la tariffa base per l’utilizzo dei mezzi in base al numero di km percorsi. Attenzione, poiché se dimenticate di fare il check-out, pagherete l’intera tariffa della tratta! In cinquanta minuti siamo arrivati a destinazione. Abbiamo scelto questa giornata perché a Gouda c’è il caratteristico mercato del formaggio, da cui prende il nome la cittadina; nella piazza del municipio, i produttori locali vendono le forme di formaggio dopo averle pesate e averne stabilito il prezzo. E’ un cerimoniale inalterato dalla seconda metà del XVII secolo, anche se ora è un’attrazione turistica. Il Gouda non è un formaggio molto saporito per cui spesso si trovano diverse varianti speziate: al peperoncino, alla curcuma e ahimè anche al pesto! Il centro è molto carino e ben conservato, merita una visita più approfondita. Al centro della piazza del mercato svetta il bellissimo Stadhuis cioè il municipio, costruito nel 1400 che sembra un piccolo castello; su un parete laterale, è presente un bel carillon che ogni mezz’ora si attiva raccontando il giorno in cui alla città venne assegnato il titolo di “città libera”. Ad incorniciare la piazza, ci sono piccole case, tipicamente olandesi e la Waag, cioè la casa della pesatura, museo che però non siamo andati a visitare per goderci la fiera. Dopo aver girato tutto il mercato ci siamo diretti alla St.Janskerk, celebre per le sue vetrate colorate originali; non si può fotografare all’interno ma merita davvero un a visita. Visto che avevamo ancora un po’ di tempo, ci siamo recati al museo di Gouda appena dietro alla chiesa; per arrivarci passerete in alcuni vicoli con scorci davvero da cartolina! Il museo è interessante perché all’interno è stata ricostruita un’antica farmacia ed è presente una collezione di pipe. Consiglio di assaggiare i famosi stroopwafel presso la pasticceria Van den Berg Banketbakkerij Lange Groenendaal, sono davvero ottimi! A questo punto, ci siamo diretti alla stazione e in quarantacinque minuti siamo arrivati nella cittadina di Delft. Questa cittadina, denominata piccola Amsterdam per la presenza di molti canali, è conosciuta per essere la città di Vermeer, fonte di ispirazione per i paesaggi rappresentati nei suoi dipinti e per le sue ceramiche. Il centro storico si sviluppa intorno al canale più antico, Oude Delft, da cui prende il nome la città; c’è un’atmosfera intima ed elegante, con ponticelli e case dalle facciate bianche. Ci siamo diretti alla Oude Kerk con la torre storta e poi verso la piazza principale, Markt, per ammirare lo Stadhuis, la Nieuwe Kerk e il “cuore blu”, opera dell’artista Marcel Smink, che rappresenta il colore tipico delle ceramiche di Delft. A questo proposito, potrete andare a visitare la Royal Delft, famosa fabbrica di ceramiche del XVII secolo ancora operativa, situata poco fuori dal centro. Noi non siamo andati perché non avevamo abbastanza tempo e non ci interessava granché. Abbiamo girovagato un po’ per le stradine ammirando scorci davvero caratteristici fino ad arrivare alla Vlamingstraat ed esattamente ai numeri civici 40 e 42; dove, si possono ammirare le due case protagoniste del dipinto “Stradina di Delft” di Vermeer, visto pochi giorni prima al Rijksmuseum di Amsterdam. Se avete ancora tempo vi consiglio di spingervi fino alla Oostpoort per ammirare un altro scorcio tipico di questa cittadina così affascinante.

6° GIORNO Gita a Zaanse Schans

Dato che Zaanse Schans si trova a soli 20 km a nord della capitale e il nostro hotel era in periferia, abbiamo deciso di affittare le biciclette e arrivarci pedalando. Una bella avventura (visto che ho dovuto imparare ad usare il freno a pedale) ma divertente! Piste ciclabili accessibili e bel paesaggio; abbiamo usufruito anche di un battello che ci ha portato sull’altra sponda del fiume.

Zaanse Schans, chiamato “villaggio dei mulini a vento” è caratterizzato da quaranta case circa e una decina di mulini a vento ma, non si tratta solo di un museo all’aria aperta, infatti è un vero e proprio borgo, in cui gli abitanti preservano la tradizione per mantenere viva la memoria di come si viveva in Olanda qualche secolo fa. Infatti, nel XVIII secolo, lungo il fiume Zaan, erano in funzione quasi 700 mulini che servivano per macinare le spezie o la farina o per rompere le pietre utilizzate poi per costruire le abitazioni. All’interno delle varie botteghe, potrete scoprire come venivano costruiti gli zoccoli o le botti poi, potrete entrare all’interno di un mulino o accedere a case per capire come vivessero gli olandesi durante la rivoluzione industriale. Noi abbiamo avuto una fortuna pazzesca perché, nel momento in cui siamo entrati in un mulino, non c’erano altri visitatori e il proprietario ci ha fatto arrampicare fino al piano esterno per mostrarci da vicino le pale e come funzionavano! Nello Zaanse Museum, a parte la storia dell’industria olandese, potete divertirvi a impacchettare biscotti virtuali in una vera fabbrica ricostruita…devo ammettere che mi sono davvero divertita!

Mulini a vento

7° GIORNO: De Haag

Destinazione capitale dell’Olanda: De Haag conosciuta da tutti come L’Aia. Città che è stata una vera e propria sorpresa e consiglio caldamente di visitare: pulita, non troppo affollata e con molto da offrire al visitatore. Durata del tragitto in treno è stato circa cinquanta minuti. Per prima cosa, abbiamo camminato per il centro città che di prima mattina è sempre poco affollato. Sontuoso e regale è il Binnenhof con la sua corte che mi sarebbe piaciuto visitare all’interno ma, non c’erano visite previste per quel giorno (un vero peccato!). successivamente, ci siamo recati ad uno dei musei più importanti dell’Olanda, il Mauritshuis per ammirare:“La ragazza con turbante” di Vermeer, la “Lezione di Anatomia del Dottor Nicolaes Tulp” di Rembrandt e “Il Cardellino” di Fabritius.  Sono da ammirare anche gli interni del palazzo che era una residenza per ospiti illustri. All’uscita ci siamo fermati a pranzare in un ristorante italiano lì vicino: pizza!!!! Noi normalmente non frequentiamo ristoranti italiani all’estero perché preferiamo assaggiare la cucina locale ma, in Olanda abbiamo fatto un’eccezione qualche volta poiché, purtroppo, non ha una vera cucina autoctona; dopo quasi una settimana di zuppa, patate e formaggio, trovandoci davanti a questo locale e guardando le pizze uscite dal forno, ci siamo fermati! Nel pomeriggio, abbiamo passeggiato per le vie centrali fino ad arrivare al palazzo reale, Palazzo Noordeinde, che si può solo vedere all’esterno. La vera chicca della giornata, per la quale si può anche venire apposta, è il museo Esher; fantastico! Ben strutturato, audioguide con spiegazioni brevi ma chiare, ambientazione perfetta in cui il visitatore riesce ad immergersi nel mondo di questo originale artista! Lo consiglio davvero tanto! Come ultima tappa, siamo andati ad ammirare il “Panorama Mesdag”; questo dipinto è progettato su una tela allungata e disposto in maniera circolare per dar l’impressione di trovarsi su una torre di avvistamento, offre una veduta della spiaggia di Scheveningen alla fine dell’Ottocento. E’ considerata la pittura circolare più grande del mondo.

8° GIORNO: Utrecht

Il giorno del mio compleanno siamo andati a trovare un nostro amico che abita a Utrecht. Il centro storico è come sempre pulito ed ordinato; complice la bella giornata, lo abbiamo girato in lungo e in largo osservando palazzi storici come il Paushuize, residenza papale e lo Stadhuis fino ad arrivare alla piazza Neude, centro nevralgico della città. Abbiamo fatto tappa in alcuni locali molto carini sul Oudegracht, il canale principale. Inoltre, abbiamo visitato la bellissima cattedrale gotica di San Martino (ma senza salire sulla torre!) con il giardino di Pandhof. Nel pomeriggio, dopo una sosta al parco limitrofo, abbiamo visitato il Museo Ferroviario, molto interessante anche per i non addetti. Si entra attraverso una stazione ferroviaria storica risalente al 1874, e al di là della sala d’ingresso, il museo si sviluppa in quattro “mondi” in cui il visitatore può conoscere in modo interattivo la storia delle ferrovie e ammirare i convogli. Non c’è un percorso preciso: ci si perde letteralmente attraversando carrozze eleganti o treni merci, sale d’attesa ottocentesche o villaggi del far west. Molto molto consigliato per grandi e piccini!

9° GIORNO: Utrecht

Il giorno seguente ci siamo recati al Castello De Haar, situato a 13 km da Utrecht; dalla stazione centrale di Utrecht si prende il treno per l’Aia e si scende a Vleuten. Da lì si prende l’autobus 127 in direzione di Breukelen (fermata Brink a Haarzuilens) e poi si cammina per circa un quarto su un viale immerso nella campagna olandese. Il castello è stato edificato nel tredicesimo secolo, dalla famiglia Van der Haar, ma venne distrutto nel 1482; è stato interamente ricostruito all’inizio novecento per la famiglia Van Zuylen van Nijevelt. E’ un castello “da favola”, per sognatori, sia per i suoi interni che per il parco che ospita anche i cervi. Il biglietto è caro ma li merita davvero tutti. Di ritorno in città, prima di ripartire per Amsterdam, abbiamo visitato il museo Speelklok, museo di strumenti musicali automatici. E’ curioso conoscere la storia di questo tipo di musica poco noto in Italia e la guida è stata chiara e simpatica!

Castello De Haar

10° GIORNO: Haarlem

Haarlem è una piccola cittadina che si trova molto vicino ad Amsterdam e per questo motivo, volevamo andarci in bicicletta ma, il tempo era uggioso e minacciava pioggia per cui abbiamo optato per il treno; in dieci minuti si arriva alla stazione, conosciuta per il suo stile liberty. Abbiamo fatto colazione al Der Broodzaak, un locale tipico proprio a ridosso della stazione e successivamente ci siamo avviati verso il Grote Markt cioè la piazza centrale. La grande piazza ospita: la statua di Laurens Janszoon Coster, tipografo ed inventore della stampa quattordici anni prima di Gutemberg, la Chiesa Grande di San Bavone, il Municipio e l’antico mercato delle carni. La chiesa è davvero maestosa e all’interno, si può ammirare l’organo che suonarono anche Händel eMozart. Harleem è uno dei centri famosi in Olanda per i tulipani e la birra artigianale e se vi interessa potrete visitare la Birreria Jopenkerk con successiva degustazione. Se avete occasione di visitare l’Olanda nel periodo primaverile, da questa città partono tour per ammirare i campi d tulipani in fiore!
Nel pomeriggio, tornando ad Amsterdam, abbiamo visitato l’originalissimo museo dei microbi: Micropia! Capisco che a poche persone possa interessare questo museo ma io volevo assolutamente andarci! Con giochi e percorsi interattivi si può scoprire in modo divertente questo mondo microscopico…complimenti per l’idea!

11° GIORNO: Waterland

Ultima “gita fuori porta” della nostra vacanza: direzione Waterland. Bisogna assolutamente scegliere una giornata soleggiata perché ci si immerge completamente nella campagna olandese e si visitano piccoli villaggi costruiti sui canali. Esiste il Waterland day ticket che permette di spostarsi in bus attraverso questa regione (partendo da Amsterdam) con passaggi illimitati, per una giornata intera. I pullman partono dal lato nord della stazione centrale di Amsterdam ed è possibile acquistare il biglietto a bordo. Ci sono vari paesini che si possono visitare, noi abbiamo scelto questo itinerario:

Isola di Marken
  • Edam: lo definirei “villaggio olandese per eccellenza”: un gioiellino. E’ talmente tranquillo, con pulito e curato che sembra quasi finto. Al mercoledì c’è il mercato del formaggio ma consiglio di visitarlo comunque, anzi senza la fiera, probabilmente si respira la giusta atmosfera.
  • Voledam: paesello sul mare, decisamente più movimentato rispetto al primo, caratterizzato da un porticciolo e da un lungomare con casette tipiche colorate. Ci si può fermare per pranzo in uno dei tanti ristorantini affacciati sul porto, per assaporare piatti di pesce.
  • Isola di Marken: si può raggiungere con il traghetto oppure tramite bus (perché è collegata tramite una diga alla terraferma!). Anche questa è un piccolo gioiellino che unisce le caratteristiche dei villaggi visti in precedenza. E’ un piccolo borgo immerso nella campagna ma dotato di un porticciolo turistico; il miglior modo per apprezzarlo è quello di girovagare senza una meta ben precisa, lasciandosi sorprendere dai pittoreschi scorci ma se avete voglia potete camminare fino al faro che dista 2,5 km in mezzo alla natura!
    E’ stata davvero una giornata rilassante dove poter recuperare dalle “fatiche” dei giorni precedenti.

12° GIORNO: Amsterdam

In realtà in questa giornata dovevamo andare a Leida ma il tempo era veramente pessimo e data la pioggia abbiamo deciso di ripiegare su qualche museo ad Amsterdam. La mattina siamo andati a visitare il Palazzo reale mentre al pomeriggio il Museo della navigazione.

13° GIORNO Ritorno a casa

E’ stato un viaggio impegnativo e ricco di esperienze. L’Olanda ha molto da offrire al visitatore sia dal punto di vista naturalistico che culturale. I musei sono delle vere chicche che diventano un luogo divertente per conoscere ed imparare attraverso metodologie interattive sia per grandi che per bambini.

LETTURE CONSIGLIATE

La ragazza con l’orecchino di perla        Tracy Chevalier       (1999)       Romanzo
Blu come la notte         Simone van der Vlugt      (2016)        Romanzo      

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