Stefania Auci (2019) Romanzo
Voto: (5 / 5)
“Perché quel malessere era tornato? Come poteva spiegargli che dentro aveva un grumo di buio che lo spingeva ad andare avanti, ancora, sempre, ad accumulare, ingrandirsi, trovare nuove imprese? Lui, ricco di nascita, non avrebbe mai potuto capire.”
Romanzo storico che ripercorre la storia della famiglia Florio e insieme ad essa, le vicende italiane durante il XIX secolo. L’autrice, grazie ad una ricerca storiografica minuziosa e alla fantasia che riempie gli inevitabili “buchi” non documentati, crea, una trama avvincente, narrando l’ascesa di questa dinastia e contestualizzandola nella realtà dell’epoca.
Il romanzo, ha inizio con la partenza dei fratelli Paolo e Ignazio, accompagnati dalla moglie e dal figlio del primo, da Bagnara, in Calabria, alla volta di Palermo dove, dopo tanta fatica e sacrificio acquisiranno potere e prestigio. Stefania Auci però, ci fa conoscere i personaggi nella loro interezza poiché, descrive sia le azioni ma anche, i loro pensieri. In questo modo, si comprende la caparbietà di Paolo, la determinazione mista a dolcezza, del fratello Ignazio e l’ambizione di Vincenzo: tre uomini con personalità totalmente differenti ma con uno stesso obiettivo: emergere, per riscattarsi. Le figure femminili che, hanno un ruolo di primo piano nel romanzo, mostrano gli usi e costumi della società e il periodo di forte cambiamento che stanno vivendo. Giuseppina e Giulia rappresentano lo scontro tra la tradizione e la trasformazione ma, entrambe, sebbene molto determinate nel raggiungere i loro obiettivi, alla fine, accetteranno a malincuore il loro ruolo marginale all’interno della famiglia Florio.

La trama è avvincente, perché è costellata di eventi differenti riguardanti sia la vita privata che lavorativa dei personaggi; l’autrice cerca di descrivere proprio la quotidianità: dagli amori, alla disparità sociale, dalla fatica di avviare un’attività alla condizione femminile. Tutto ciò deve convivere con il periodo instabile dovuto a rivoluzioni e tumulti. Insomma, il testo non annoia il lettore e la narrazione procede in modo leggero ma mai superficiale e senza scadere nel romanzo d’appendice.
I paragrafi corti e la scrittura diretta, nonostante la presenza del dialetto, permettono una lettura fluida. Una caratteristica che ho apprezzato molto, è stata quella che, ad ogni paragrafo, la scena è descritta dal punto di vista del personaggio principale. In questo modo non solo, il lettore immagina la situazione raccontata in modo dettagliato, ma comprende anche le emozioni e i pensieri vissuti dal soggetto.
La saga della famiglia Florio mi ha coinvolto e ho notato che il libro in poco tempo ha scalato le classifiche…che dire di più? Aspetto con ansia il secondo volume!