Storia di una ladra di libri

Markus Zusak (2014) Romanzo

Voto: 4 out of 5 stars (4 / 5)

Libro drammatico, ambientato in Germania durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale e negli anni immediatamente precedenti. La protagonista, Liesel Meminger, è una bambina (e poi ragazza)che, si trova a nove anni, a vivere una nuova esistenza quando, viene adottata da una famiglia di Molching, dopo la morte del fratello e l’abbandono da parte della madre, cosciente del proprio destino.

Il romanzo narra la vita quotidiana degli abitanti di questa cittadina tedesca ma, soprattutto di coloro che risiedono a Himmelstrasse, poveri come Liesel, che cercano di sopravvivere come possono nonostante, la penuria di cibo e le difficoltà della guerra. Si alternano vicende felici ed episodi tristi ma, spesso, l’autore include eventi storici reali che condizionano la narrazione e influenzano le azioni dei personaggi: il falò per il compleanno del Fuhrer, la deportazione degli ebrei, la chiamata alle armi e i bombardamenti degli Alleati.

La vera figura centrale della storia è la lettura e soprattutto il potere della parola. Leggere, per Liesel diventa la porta per conoscere e capire il mondo ma non solo, anche di evasione in momenti tragici come quando si ritrova sotto i bombardamenti; la lettura le permette inoltre, di relazionarsi con diversi personaggi chiave come la moglie del sindaco, la vicina di casa o il ragazzo ebreo e creare con loro un rapporto forte e intimo. Il libro diventa il simbolo di libertà contro la dittatura, e di salvezza per la protagonista.

La particolarità del romanzo che, a parer mio è il vero colpo di genio dell’autore, è la scelta della voce narrante; infatti, chi racconta in terza persona le vicende di questa bambina, dei suoi amici e familiari, è niente meno che la Morte. Ebbene si! Con una scrittura semplice, fluida, a tratti con macabro umorismo, l’autore conferisce, a questa inaspettata figura, questo incarico, oltre a quello di essere essa stessa un personaggio, purtroppo, molto presente della storia. Alcune volte, si anticipano gli eventi, per cui si svela il seguito della vita di alcuni personaggi; questo non mi è piaciuto per nulla poiché, il lettore, conoscendo già la fine degli eventi, è disincentivato a cogliere determinati dettagli descritti e a velocizzare la lettura del testo.

La struttura è divisa in capitoli brevi e non sempre cronologicamente e geograficamente ordinati; questo però non influisce sulla narrazione e non disorienta il lettore. In alcuni tratti, sono presenti frasi in grassetto che riassumono un concetto; questo metodo non convenzionale è efficace, per comprendere subito ciò che ci vuole comunicare l’autore.

Consiglio vivamente questo romanzo, poiché racconta in modo diverso e originale, le brutalità di quel periodo storico, le sofferenze e le emozioni di chi si trovava “dall’altra parte” ossia, in Germania. Ci fa riflettere su come la guerra da entrambi gli schieramenti, porta sempre e solo: paura, dolore e morte senza distinzione dovuta alla ricchezza, alla religione o all’orientamento politico.

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