“Mi è sempre piaciuto il deserto. Ci si siede su una duna di sabbia. Non si vede nulla. Non si sente nulla. E tuttavia qualche cosa risplende nel silenzio”
Antoine de Saint-Exupery
DURATA: 8 giorni/7 notti
PERIODO: Fine Marzo
“Dov’è l’Oman?” “Ma perché andate in un paese così lontano?” “Non è pericoloso?” Queste sono le domande che mi sono state poste da alcuni amici e conoscenti prima di partire.
Iniziamo dall’inizio: Il Sultanato dell’Oman è situato nella parte sud-orientale della penisola arabica. Si affaccia sul mar Arabico a sud e ad est mentre sul golfo dell’Oman a nord-est. E’ un paese assolutamente sicuro, il tasso di criminalità è molto basso grazie a pene molto severe; qualche esempio? Si può venire multati se l’auto non è pulita (io sarei già finita in prigione!), se si passa col rosso per due volte (per la prima normalmente vengono accettate le scuse) la pena prevista è il carcere per ventiquattro ore. Figuriamoci quali sono le pene per i veri reati! Abbiamo scelto di visitare questa terra, celebre per i racconti di “Le Mille e una Notte” e patria dell’incenso, dopo aver visto un programma televisivo che documentava le bellezze di questo paese. E’ un territorio eterogeneo dove il deserto, costellato da piccole oasi chiamate wadi, incontra il mare ancora cristallino e incontaminato; per chi ama le escursioni è presente anche la catena montuosa dei monti Hajar, nota per i suoi altopiani e per il canyon di Jebel Shams. Non possiamo dimenticare la cultura di questa regione legata alla tradizione ma senza dimenticare uno sguardo al futuro; al contrario degli Emirati Arabi, l’Oman si è sviluppato non distruggendo il territorio ma cercando di trovare un equilibrio tra modernità e natura. Anche la gastronomia fa parte della cultura locale e frequentemente, gli abitanti dei villaggi offrono datteri e caffè ai visitatori. E’ un paese mussulmano e gli omaniti sono praticanti ma c’è da dire che sono molto rispettosi della cultura e della religione altrui; essendo mussulmani ibaniti che si distinguono per la moderazione, il rifiuto alla violenza e per la tolleranza religiosa. Simbolo di ciò, è la presenza nella capitale di chiese cristiane, ortodosse, templi buddisti o indù e inoltre c’è la possibilità di visitare alcune moschee anche se non mussulmani. Bisogna fare attenzione all’abbigliamento che deve essere rispettoso per evitate di indossare shorts e top troppo scollati; si possono tranquillamente indossare t-shirts o vestiti basta che la gonna sia lunga.
Il paese è stato governato per cinquant’anni esatti dal sultano Qaboos bin Said Al Said, morto recentemente nel gennaio 2020. Non è stato solo un sovrano per il popolo omanita ma anche una guida; egli dal 1970 dopo aver rovesciato il padre, si impegnò a modernizzare quello che allora era un paese povero, fermo al Medioevo. Grazie alla vendita del petrolio, costruì strade e scuole, portò istruzione e cultura, creò un sistema welfare e divenne un mediatore per la delicata situazione in Medio Oriente. Girando tra i villaggi o nella grande Muscat, quello che salta subito all’occhio è la devozione che il popolo omanita ha nei confronti del suo sovrano.
Abbiamo scelto un viaggio organizzato ma, per chi non volesse condividere il percorso con altre persone, è possibile organizzarsi autonomamente assumendo una guida locale. In questo viaggio abbiamo conosciuto compagni di viaggio simpatici (difficile per un viaggio organizzato!) con cui, si è creato un legame speciale; con loro e con la guida Bachir ci sentiamo ancora oggi…secondo me questo è stato un valore aggiunto del viaggio!
1° GIORNO: Partenza
Siamo partiti da Milano Malpensa alla sera con volo diretto.
2° GIORNO: Muscat
Siamo arrivati la mattina verso le 6.00 all’aeroporto della capitale dell’Oman, Muscat o Mascate e dopo le formalità doganali, siamo andati in hotel per cambiarci e rilassarci. Sul pulmino per l’Hotel abbiamo incontrato la nostra super-guida Bachir che ci ha accompagnato lungo tutto l’itinerario; è stata davvero una guida preparata, attenta e simpatica! Nel primo pomeriggio, seguendo le indicazioni di Bachir, io e il mio compagno abbiamo preso un taxi e ci siamo recati nella zona di Mutrah dove abbiamo assaporato un pranzetto tipico, ammirando il porto e abbiamo visitato prima il mercato e poi il Forte al Jalali. A Muscat non ci si può spostare a piedi; ogni quartiere è come separato dagli altri da larghe strade che è meglio non percorrere a piedi (forse non ci sono neanche i marciapiedi!) quindi, sempre meglio prendere un taxi.
3° GIORNO: Muscat

Si parte per il tour! Abbiamo iniziato dal simbolo della città: la Grande Moschea dedicata al sultano Qaboos. L’ingresso è aperto a tutti ma, l’abbigliamento deve essere consono: braccia e gambe coperti e per le donne anche il velo. E’ un edificio maestoso, bianco e lucente poiché è rivestito interamente di marmo proveniente da Carrara; i pavimenti sono scintillanti e puliti alla perfezione, ci si può specchiare senza problemi! All’interno, è presente uno dei più grandi tappeti iraniani nel mondo, interamente tessuto a mano che può ospitare fino a 20.000 fedeli. Inoltre, è presente uno dei più grandi e sfavillanti lampadari al mondo, composto da cristalli Swarovski dal peso totale di oltre 10 tonnellate.
Siamo andati nuovamente al mercato, dove questa volta, ben indirizzati dalla nostra guida abbiamo fatto qualche acquisto!!! Nel pomeriggio, abbiamo scoperto la storia e la cultura omanita recandoci all’Oman National Museum, e successivamente ci siamo diretti al Palazzo reale e all’Opera House che abbiamo visto solamente da fuori.
4° GIORNO: Nizwa – Jebel Shams
Partenza per Nizwa, l’antica capitale dove, abbiamo visitato il forte portoghese e il tradizionale Suq, acquistando datteri e assaporando il tipico caffè. Abbiamo pranzato in un’oasi chiamata Al Hamra, in mezzo al deserto, molto suggestiva perché i pochi abitanti della zona hanno costruito canali di irrigazione creando una lussureggiante vegetazione. A questo punto, siamo saliti a bordo di jeep attrezzate e ci siamo diretti in montagna, precisamente a Jebel Shams dove, abbiamo ammirato il Grand Canyon d’Arabia; abbiamo alloggiato lì vicino, immersi nella natura a 2000 metri sul livello del mare.
5° GIORNO: Bahla-Jabrin e Wahiba Sands
Tornati al Al Hamra, ci siamo diretti ai famosi villaggi di Bahla e Jabrin. per poi finalmente dirigerci verso il deserto di Wahiba Sands a bordo di jeep 4WD con le quali abbiamo fatto un raid nel deserto molto divertente! Ci siamo fermati ad ammirare un fantastico tramonto seduti sulla sabbia mentre assaporavamo un caffè caldo preparato dall’autista grazie ad un falò improvvisato.
Lungo la via abbiamo incontrato greggi di dromedari e famiglie di beduini che, abitano il Wahiba sands da secoli; infine siamo arrivati al campo tendato per la notte.
Non immaginatevi un campeggio… Oh no! E’ un resort, costituito da casette e tende attrezzate di ogni confort completamente immerso tra le dune di sabbia. Penso di non aver mai visto un cielo più bello di quello: miliardi di stelle brillavano in un cielo blu scuro senza nemmeno l’ombra di una nuvola. Fantastico!!!
E’ stato il giorno più bello in assoluto, perché ricco di emozioni nuove.

6° GIORNO Wadi Bani Khalid – Sur – Ras al Jinz – Sur
La mattina verso le 5.00 abbiamo (letteralmente) scalato una duna di sabbia, aiutandoci con una corda, per salire in cima e osservare l’alba…forse è stato ancora più suggestivo del tramonto…l’attesa, nel silenzio e al buio, seduti nella sabbia fredda e fissando con lo sguardo l’orizzonte speranzosi che in breve facesse capolino il sole…davvero indimenticabile! Dopo aver fatto colazione, abbiamo lasciato il deserto e ci siamo diretti verso l’oasi di Wadi Bani Khalid, una vallata verdeggiante ricca di palme da dattero e pozze naturali circondate da rocce. I wadi sono dei canyon tipici dell’Oman, dove, alla base, scorre un fiume che può essere permanente o presente solo conseguente alle piogge. Non sono presenti solo piscine naturali, perfette per un bagno in assoluta serenità ma, il terreno è più fertile che altrove, quindi spesso viene coltivato. L’acqua era di un colore verde smeraldo e contrastava con le rocce biancastre… impossibile non immergersi per rinfrescarsi!. Attenzione però per le donne: indossare costume intero con shorts per immergersi…per sicurezza portate anche una t-shirt . Nel pomeriggio abbiamo visitato un cantiere navale a Sur, famoso perché le barche vengono interamente costruite in legno e a mano! Una vera e propria arte. In serata ci siamo diretti alla riserva di Ras al Jinz per ammirare le tartarughe che depongono le uova. Alcuni non saranno d’accordo a partecipare a quest’escursione, ma, devo dire che, sebbene ci fossero molte persone, il parco preserva molto bene sia l’ambiente che gli animali, non esponendoli a rischi. Innanzitutto, alcuni addetti, si accertano della presenza delle tartarughe e che siano “protette” cioè, siano già arrivate sulla spiaggia; successivamente, organizzano piccoli gruppi di persone, dando loro indicazioni sul comportamento da adottare; senza luci e in totale silenzio ci sia avvia verso la spiaggia. Bisogna camminare per circa un chilometro prima di arrivare ma vale veramente la pena: è un evento unico! E’ commuovente vedere la tartaruga sepolta nella sabbia deporre tante uova e poi con grande fatica sotterrarle solo con l’aiuto delle sue zampe…viene voglia di aiutarla! Anche perché, il povero animale deve stare attento ai predatori pronti in agguato a mangiare le sue uova. Devo essere sincera, nonostante fossimo molto vicino non mi sembra che siano state disturbate dalla nostra presenza.

7° GIORNO Wadi Tiwi e Cratere di Bimah
Camminata nell’oasi di Wadi Tiwi e successivamente sosta al cratere di Bimah, un cratere di calcare sommerso, dove sul fondo si può intravedere l’acqua del mare. Siamo riusciti anche a fare il bagno nell’oceano indiano, su una spiaggia completamente deserta! In serata abbiamo fatto ritorno a Muscat.
8° GIORNO: ritorno a Milano
E’ stato un itinerario breve ma intenso dove, abbiamo conosciuto sia le tradizioni di questo paese ma anche, la ricchezza della natura che lo caratterizza. Ci siamo immersi tra le acque cristalline dei Wadi, scalato le dune del deserto e visitato edifici grandiosi! Consiglio vivamente questo viaggio perché è davvero un paese accogliente, sicuro ma soprattutto ricco di bellezze naturali!
LETTURA CONSIGLIATA: “Le mille ed una notte” Autori vari e sconosciuti (900 d.C circa ) Racconti