Favignana e Sicilia occidentale

“Non invidio a Dio il paradiso perché sono ben soddisfatto di vivere in Sicilia”

Federico II di Svevia

PERIODO: Fine Agosto

DURATA: 9 giorni

Abbiamo scelto una vacanza che alternasse relax e visite culturali; devo ammettere che sarebbero serviti altri giorni per ammirare tutte le bellezze di questa parte della Sicilia. Ci torneremo, anche perché, nel nostro itinerario, non abbiamo inserito il capoluogo, Palermo!! Tornando al giro che abbiamo intrapreso, siamo arrivati a Trapani e siamo partiti subito per Favignana con il traghetto (circa 1h di viaggio); soffrendo il mal di mare, ho sperato che la traversata fosse il più breve possibile ma, dovevo assolutamente visitare questo luogo!!!

PRIMI TRE GIORNI

Favignana è mediamente grande, rispetto alle altre isole dell’arcipelago delle Egadi ma, non ha grande vita mondana per cui, se si cerca la movida serale non è il posto giusto per una vacanza. Consiglio di affittare le biciclette per visitare le varie spiagge e per godersi l’entroterra con i suoi profumi inebrianti! Il mare è cristallino ovunque e ogni caletta ha una sua peculiarità che, la distingue dalle altre; bisogna sottolineare che non ci sono molte spiagge larghe e attrezzate per cui, bisogna portarsi delle scarpette per gli scogli, onde evitare di tagliarsi con qualche roccia. A me sono piaciute molto Cala Azzurra e Cala Rossa, diverse tra loro ma in entrambe i colori della baia sono unici. Cala Bue Marino la consiglio solo, a chi non ha paura di buttarsi in mare direttamente dal molo naturale: non è una vera e propria spiaggia!!! Un’esperienza immancabile, è recarsi a Punta Sottile per contemplare il tramonto e i suoi colori…Mangiarsi un panino o fare un picnic mentre si osserva il sole calare pian piano e sparire dietro l’isola di Marettimo: è emozionante! Io non sono una fotografa esperta anzi, a dire la verità, non me ne intendo affatto ma, questa è la foto che ho scattato!

Tramonto a Punta Sottile

Un pomeriggio lo abbiamo dedicato interamente alla visita della “Ex Stabilimento Florio delle Tonnare di Favignana e Formica”. Veramente interessante scoprire come funzionava una tonnara e quante famiglie abbiano lavorato al suo interno. Il museo è ben strutturato sia per quanto riguarda il percorso espositivo sia per le guide; il nostro accompagnatore oltre ad essere molto preparato era anche simpatico (quello non guasta mai!).

4° GIORNO

Sbarcati al porto di Trapani, abbiamo girato il centro a piedi e poi abbiamo gustato la granita dì una nota pasticceria locale; ho assaggiato il classico connubio tra brioche e granita al limone ma devo ammettere che, mi piace di più assaporare la granita, da sola (mi perdonino gli amici siciliani!). Nel pomeriggio, abbiamo affittato un’auto che, ci ha accompagnato fino alla fine del viaggio e ci siamo recati alle saline di Trapani e Paceco. Per prima cosa, abbiamo seguito la guida che, ci ha illustrato come avveniva e avviene tuttora, la raccolta del sale e successivamente, abbiamo fatto una passeggiata tra le saline. Che luogo suggestivo! Mi è piaciuto davvero molto! Verso sera, ci siamo diretti verso Erice. Vi consiglio di lasciare l’auto nei parcheggi raccomandati, prima di entrare in paese, oppure prendere la funivia.

5° GIORNO

Erice è una località affascinante; mi ha ricordato i paesi medievali arroccati sulla collina, ma qui si scorge anche il mare!!! Non a caso, è uno dei “borghi più belli d’Italia”!! Come non citare Gabriele d’Annunzio che, in “la notte di Caprera”, la descrisse così:
“E l’altro monte, e l’altro monte ei vede,
l’Erice azzurro, solo tra il mare e il cielo
divinamente apparito, la vetta annunziatrice della Sicilia bella!”
E’ piacevole perdersi tra i suoi vicoli dove, si possono ammirare fantastici scorci e ogni tanto ci si ferma nelle piazzette per assaporare qualche specialità culinaria come, le “genovesi” con il loro cuore alla crema o alla ricotta! Che bontà! Oltre che prodotti gastronomici, ad Erice possiamo trovare coloratissime ceramiche artigianali; a me piacciono molto quindi, sono andata subito a cercare qualche bottega per acquistarne qualcuna! Abbiamo visitato le rovine del castello di Venere da cui si può contemplare un panorama incredibile! Di prima mattina, la presenza di una nebbiolina fastidiosa, (nonostante fosse agosto!), non ci ha permesso di godere della splendida vista ma, successivamente si è aperto e abbiamo anche noi potuto ammirare il fantastico spettacolo. Consiglio vivamente di uscire per una passeggiata serale poiché, essendoci meno turisti, ci si gode a pieno l’atmosfera di questo posto. Nel tardo pomeriggio siamo scesi a valle, in direzione di Macari, dove abbiamo assistito ad un altro strepitoso tramonto!

6° GIORNO

Giornata di mare e relax. Di prima mattina, ci siamo recati alla spiaggia di Macari dove la natura intorno è selvaggia. Nel pomeriggio ci siamo diretti a San Vito lo Capo, dove siamo stati accolti da una bella spiaggia ma, attrezzata ed affollata di bagnanti (era agosto!). In ogni caso, San Vito lo Capo, è una tappa immancabile perché bisogna assolutamente assaggiare il piatto tipico della cittadina cioè il cous cous (di cui esiste anche un festival che si svolge a settembre)!

7° GIORNO

Abbiamo dedicato una mezza giornata alla visita del sito archeologico di Segesta. Essendo fine agosto, consiglierei di recarsi o di prima mattina o nel tardo pomeriggio perché è situata nell’entroterra, sul monte Barbaro; credetemi, intorno alle undici, faceva decisamente caldo! E’ famosa per il Tempio Doricoe il Teatro Antico, ma è interessante visitare tutto il complesso per capire come era strutturata la città, acerrima nemica di Selinunte, sede di un altro sito archeologico che, abbiamo in programma di vedere, nel prossimo viaggio in Sicilia! Per l’ultima tappa, abbiamo soggiornato in un piccolo paese sul mare, Castellammare del Golfo…il suo porticciolo è suggestivo, sembra uscito da romanzo!

8° GIORNO

Ci siamo svegliati molto presto e ci siamo diretti alla Riserva dello Zingaro. Questa è una tappa irrinunciabile!

L’alzataccia mattutina è essenziale, prima di tutto per trovare parcheggio ma soprattutto, per godersi la pace della natura e scorci incredibili (anche scattando qualche fotografia) senza orde di visitatori urlanti! Portatevi le scarpe da ginnastica perché, essendo immersi nella natura, i sentieri sono non sono ben battuti e per scendere alle calette, alcuni percorsi sono scoscesi. E’ difficile da descrivere la bellezza di questo luogo per questo motivo, vi invito a scoprirlo da soli andando di persona!

La Sicilia è un’isola dalle mille sfaccettature e questo, è stato solo un piccolo assaggio di quello che può offrire! Per questo motivo, in futuro, ci torneremo per esplorare altri luoghi e assaggiare altri meravigliosi piatti!

MANGIARE IN SICILIA

Questo capitolo, non è tanto per suggerire cosa mangiare perché, la cucina siciliana, come ogni cucina tradizionale italiana, offre davvero una grande varietà di piatti che accontenta tutti: onnivori, carnivori, pescariani e vegetariani!; piuttosto mi preme sottolineare che, in ogni posto dove ci siamo recati, c’è stata la possibilità di mangiare (anche) spendendo poco e la qualità è sempre stata ottima. Le porzioni generose, sono state ovunque accompagnate da una grande ospitalità.

LETTURA CONSIGLIATA:   “I leoni di Sicilia. La saga dei Florio” di Stefania Auci (2019) Romanzo

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